Data: 21 – 25 giugno 2022
Ore: consultare il programma
Luogo: Piedicavallo

Dal 21 al 25 giugno, Piedicavallo ospita la rassegna Non ho memoria e sono maldestro: una dedica a Massimo Staich, realizzata dall’associazione culturale Tuttoteatro, con il patrocinio del Comune di Piedicavallo, della Pro Loco e della Società degli Operai.

PROGRAMMA

Piccoli Funerali

di e con Maurizio Rippa, chitarra Amedeo Monda, produzione 369gradi

martedì 21 giugno
ore 20.30
Società operaia

Piccoli Funerali è una partitura drammaturgica e musicale che alterna un piccolo rito funebre ad un brano dedicato a chi se ne è andato. Una dedica che è un atto d’amore, un regalo e un saluto, un momento intimo e personale, che trova forza nella musica. Ogni brano è un gesto che riporta ad una memoria. Ogni funerale è raccontato da chi se ne va e attraversa una vita appena vissuta. Piccoli Funerali è uno spettacolo commovente e dolcissimo capace di accogliere il dolore e trasformarlo in rinascita. 

Sospiro d’anima

di e con Aida Talliente, musiche interpretate da David Cej, disegno luci Luigi Biondi, oggetti di scena Massimo Staich

sabato 25 giugno
ore 20:30
Società operaia

Un breve viaggio dedicato a Rosa Cantoni, Rosina per chi l’ha amata, o “Giulia” per chi l’ha conosciuta come protagonista della Resistenza friulana. Nato dopo un lungo  intenso periodo di incontri con Rosina, lo spettacolo è un attraversamento lento e discreto dei suoi ricordi, delle sue vecchie fotografie e delle sue poesie. È il racconto prezioso di una vita straordinaria, vissuta con forza, coraggio e soprattutto amore; amore per la vita, per il mondo, per le future generazioni a cui Rosina sempre ha parlato. Così desidero ricordarla. Così desidero tenerla viva e più presente che mai nella mia storia e nella storia dei nostri giorni, purtroppo destinati a perdere tutte quelle voci che in passato hanno tanto lottato per cambiare il mondo.
Rosa Cantoni era una delle più anziane partigiane della città di Udine. Durante la seconda guerra mondiale è stata protagonista nella lotta della Resistenza e poi deportata al campo di sterminio di Ravensbruk nel ’45. Ascoltando le sue parole e le sue testimonianze, si diventa silenziosi spettatori di tutto ciò che si è consumato nel corso del tormentato ‘900. Rosa muore il 28 gennaio del 2009, durante la costruzione dello spettacolo. A lei è dedicato questo viaggio.

 

Legati al ricordo

nei pomeriggi tra il 21 e il 25 giugno verranno contattate le persone di Piedicavallo e Montesinaro, invitandole a vedere i due spettacoli ma anche proponendo loro delle attività legate al ricordo (possibili incontri di scrittura autobiografica, costruzione oggetti della memoria, piccole proposte di lavoro di gruppo, passeggiate).

 

Non ho memoria e sono maldestro

Le ceneri di Massimo sono state disperse nel bosco di Piedicavallo il 25 giugno 2021, a poco più di un mese dalla sua scomparsa.
Massimo era nato a Biella, ma dal 1984 viveva a Napoli. Ogni tanto, con Marina, sua compagna di vita e d’arte, saliva “su” a Biella per qualche giorno. Massimo era però legatissimo soprattutto a Piedicavallo, dove era cresciuto saltando da un sasso all’altro del torrente Cervo, dove conosceva tutti i sentieri, le piante, le pietre… ne parlava sempre e sognava di portarci i suoi più cari amici.
E invece siamo stati noi a portare lui, nei suoi luoghi amati. Luoghi che ci hanno affascinato e restituito il suo sentimento, e che per questo vorremmo abitare per qualche giorno, ogni anno a inizio estate, per ricordare Massimo attraverso l’arte che anche lui praticava, quella del teatro.

Un teatro di prossimità, un teatro che non chiede grandi spazi, un teatro che raccoglie storie e le restituisce in forma scenica.

Pensiamo a una sorta di “residenza” che ci consenta di conoscere il territorio e le storie che lo hanno attraversato e che ancora l’attraversano e che con la pratica semplice di laboratori sulla scrittura di sé, sul movimento, sulla costruzione di piccoli oggetti restituisca al territorio le storie raccolte.
Pensiamo al coinvolgimento di chi abita nell’Alta Valle, ma anche a chi in quei giorni vorrà venire per frequentare e costruire con noi un momento di ricordo attraverso la pratica della scena.
Pensiamo al bagaglio che ciascuno di noi ha e che animerà alcune serate con alcuni lavori teatrali già pronti e col materiale raccolto durante i laboratori.