Data: 24 agosto 2024
Ore: 17.00
Luogo: Teatro Regina Margherita

Sabato 24 agosto, alle ore 17, presso il suggestivo Teatro Regina Margherita di Piedicavallo, si tiene la presentazione del nuovo romanzo di Silvia Avallone, Cuore nero, edito da Rizzoli.

Silvia Avallone non ha bisogno di presentazioni nel panorama letterario italiano. Con i suoi romanzi precedenti, tra i quali ricordiamo Acciaio e Marina Bellezza, si è affermata come una delle voci più potenti e autentiche della narrativa contemporanea. Nata a Biella nel 1984, il suo legame con la Valle Cervo è innegabile: i suoi romanzi sono tradotti in tutto il mondo e hanno venduto oltre 700.000 copie in Italia.

L’incontro di sabato 24 agosto rappresenta un’occasione per ascoltare direttamente dall’autrice i segreti di Cuore nero, per rivivere, attraverso le sue parole, la storia di Emilia, Bruno e le loro complicate vite disciolte a Sassaia. Un appuntamento imperdibile per gli amanti della letteratura, della montagna e per tutti coloro che desiderano immergersi in un racconto che promette di restare a lungo nei cuori dei lettori.

A moderare l’incontro è Veronica Rosazza Prin, scrittrice, che guiderà il pubblico alla scoperta delle tematiche e delle ispirazioni dietro quest’ultima opera.

Al termine dell’incontro sono previsti un rinfresco e una sessione di firma copie.

Silvia Avallone presenta il suo nuovo romanzo edito Rizzoli, Cuore nero, al Teatro Regina Margherita di Piedicavallo.

Cuore nero, di Silvia Avallone

L’unico modo per raggiungere Sassaia, minuscolo borgo incastonato tra le montagne, è una strada sterrata, ripidissima, nascosta tra i faggi. È da lì che un giorno compare Emilia, capelli rossi e crespi, magra come uno stecco, un’adolescente di trent’anni con gli anfibi viola e il giaccone verde fluo. Dalla casa accanto, Bruno assiste al suo arrivo come si assiste a un’invasione. Quella donna ha l’accento “foresto” e un mucchio di borse e valigie: cosa ci fa lassù, lontana dal resto del mondo? Quando finalmente s’incontrano, ciascuno con la propria solitudine, negli occhi di Emilia – “privi di luce, come due stelle morte” – Bruno intuisce un abisso simile al suo, ma di segno opposto. Entrambi hanno conosciuto il male: lui perché l’ha subito, lei perché l’ha compiuto – un male di cui ha pagato il prezzo con molti anni di carcere, ma che non si può riparare. Sassaia è il loro punto di fuga, l’unica soluzione per sottrarsi a un futuro in cui entrambi hanno smesso di credere. Ma il futuro arriva e segue leggi proprie; che tu sia colpevole o innocente, vittima o carnefice, il tempo passa e ci rivela per ciò che tutti siamo: infinitamente fragili, fatalmente umani. Con l’amore che solo i grandi autori sanno dedicare ai propri personaggi, Silvia Avallone ha scritto il suo romanzo più maturo, una storia di condanna e di salvezza che indaga le crepe più buie e profonde dell’anima per riempirle di compassione, di vita e di luce.