Bocchetta del Croso
Bocchetta del Croso – 1940 m
Itinerario facile e gradevole che percorre la antica mulattiera che collega, attraverso il vallone della Chiobbia e la val Sorba, la frazione Montesinaro con Rassa in Valsesia. Poco faticoso, mantiene per lunghi tratti una pendenza limitata.
partenza da: Montesinaro (1032 m)
diffcoltà: E
dislivello:908 m
tempo di percorrenza: ore 2.30
segnavia: mulattiera E70
Accesso e parcheggio Da Biella, in 18 chilometri si giunge a Piedicavallo con la strada provinciale SP100. Lasciata a sinistra la circonvallazione, si entra in paese e subito si svolta a destra per la frazione Montesinaro (1032 m). Giunti alla prima piazzetta, si prosegue in auto lungo la carrozzabile e si giunge al piazzale antistante il cimitero, dove si parcheggia la vettura.
Percorso
Si ignora la strada privata, chiusa da una sbarra, che prosegue diritta e si sale a sinistra lungo un prato percorso da un ripido sentiero. In breve, si ritorna sulla sterrata precedentemente ignorata e subito dopo, guidati da abbondanti segnalazioni, si imbocca la mulattiera che si stacca a destra e inizia a percorrere il lato destro orografico del vallone.
Si sale comodamente, inoltrandosi a pendenza limitata nel bosco di faggi raggiungendo le baite del Pianlino (1180 m), dislocate a valle e a monte della mulattiera. Lasciata in basso la piccola chiesetta della borgata, la via prosegue seguendo la morfologia del vallone, che in questo primo tratto forma una grande S. Superate le poche baite della Pianazza (1232 m) si continua nel bosco, ora prevalentemente di betulle, e con piacevole percorso si raggiungono pendii più aperti e panoramici.
Compare la nostra meta e in breve si perviene all’alpe Le Piane di Montesinaro (1320 m) dove, oltre la bella cappelletta in pietra, sono poste diverse costruzioni recentemente ristrutturate (ore 1.00). L’ampia mulattiera, su pendenza un poco più accentuata, guadagna quota con una serie di ampi risvolti alla sinistra del torrente che nel frattempo inizia a frammentarsi in diversi rii.
Dopo un tratto rettilineo, si attraversa il ramo occidentale della Chiobbia. Si lasciano a destra, al di là di un altro rio, le belle casere dell’alpe Piana degli Agnelli (1580 m ca.) e si prosegue verso un tratto in cui la pendenza aumenta, lasciando a sinistra la poco visibile alpe Chiobbia.
Si percorrono alcuni ampi tornanti in direzione della cima di Bo e successivamente, dopo una lunga diagonale verso sinistra, con strette svolte si sbuca al di sopra del ripido gradino naturale della valle. Compaiono e, in breve, si raggiungono le costruzioni dell’alpe Finestre (1741 m) (ore 1 tot. ore 2). Si continua a seguire la ben evidente mulattiera, che attraversa con un ampio semicerchio tutto il valloncello sottostante all’ormai vicino valico.
Dopo un tornante si sale diagonalmente verso sinistra e, oltrepassato il bivio dove si stacca a destra (segnavia E74) il sentiero per la Cima di Bo (1900 m ca.) (ore 0.20 – tot. ore 2.20), si continua a mezza costa raggiungendo in breve la Bocchetta del Croso (1940 m) (ore 0.10-tot. ore 2.30). Il rientro per l’itinerario di salita comporta ore 1.30.
Corrado Martiner Testa