cresta di salita

Punta Chaparelle – 2409 m

Bella cima panoramica la cui salita richiede attenzione visto che si devono percorre a mezza costa pendii erbosi molto ripidi. In presenza di neve o gelo è più sicuro seguire il filo di cresta.

partenza da: Piedicavallo
dislivello: 1372 m
difficoltà : E – EE
tempo di percorrenza: ore 3.50
segnavia: mulattiera E50, sentiero E59 e tracce
Accesso e parcheggio: Da Biella con la strada provinciale SP100 si giunge a Piedicavallo, in 18 chilometri. Prima di entrare in paese, si imbocca a sinistra la circonvallazione e si perviene al capiente parcheggio posto in prossimità del parco Ravere (1037 m).

Percorso

Dall’ampio parcheggio, si sale a destra e si raggiunge l’ultima piazzetta carrabile del paese dove si prende a sinistra la via Lago della Vecchia, invitati da numerosi cartelli e segnavia (E50). Superata una gradinata ed il lungo filare di case (Chioso), la mulattiera esce dall’abitato e prosegue tra due bassi muretti a secco. Si continua seguendo la morfologia del terreno e, dopo essere passati a valle di una vecchia casera e a fianco di una grande cappella votiva, si raggiunge, dopo una decina di minuti, un importante bivio con cappelletta in pietra.
Lasciata a sinistra la via per il vallone di Irogna, si prosegue diritto guadagnando quota attraverso una bella faggeta. Superate altre due cappellette, si giunge al bel borgo del Rosei (1179 m ore 0.20). Passati a fianco della chiesetta di San Giovanni Battista si attraversa la borgata e si continua in lieve salita.

Un lungo tratto rettilineo e un paio di tornanti portano a guadare il rio Cunetta. Si guadagna quota passando in prossimità delle ormai dirute casere dell’alpe Casetti (1410 m) e dopo alcuni ampi tornanti si raggiunge il bivio dove si stacca a destra il sentiero per l’alpe Cunetta e il vallone dell’Ambruse (segnavia E51) (ore 0.40 tot ore 1.00). Si prosegue a lieve pendenza lungo la mulattiera quasi rettilinea. Poi, con una lunga serie di risvolti ravvicinati (giri della Giarel) si superano pendii più ripidi pervenendo ai resti dell’alpe La Vecchia Inferiore (1710 m), posta su un piccolo pianoro erboso (ore 0.40 tot ore 1.40).

Superata una ampia conca ai piedi dello scosceso versante sud della punta Chaparelle, si sale a sinistra guadagnando la marcata costa che, originandosi dalla punta della Vecchia, divide la conca del Lago dal vallone che si origina dal Colle. Si risale il costolone e in breve si raggiunge l’alpe La Vecchia Superiore, Rifugio della Vecchia (1872 m) (ore 0.20 tot, ore 2.00).
Alla destra del rifugio, scritte e segnali indicano la via da seguire. Si segue il segnavia E59 e si guada il modesto e sovente asciutto rio che scende dal colle della Vecchia. Si inizia a risalire – dapprima su pascoli poi su ripide chine prative attraversando vari canaloni – il ripido versante sud della Punta Chaparelle, fino a raggiungere il Colle Chaparelle (ore 1.00), con una bella vista sul versante gressonaro sopra Niel.

Dal colle Chaparelle si prende a sinistra un sentiero che taglia a mezza costa al di sotto di una prima elevazione della cresta e giunge nei pressi di uno stretto intaglio roccioso dal quale scende verso il versante gressonaro un incassato e ripidissimo canalone.
Il sentiero prosegue ben al di sotto del filo della cresta e non sempre evidente, sull’erboso e ripido versante Cervo. La cresta si raggiunge solo in prossimità della punta Chaparelle (2409 m) risalendo con marcia faticosa il ripido prato (ore 0.40, tot. ore 3.50 da Piedicavallo). È anche possibile, dopo l’intaglio, seguire il filo di cresta affrontando alcuni brevi tratti rocciosi non difficili, alternati a tratti erbosi (stesso tempo).