Colle della vecchia sotto la neve

Rifugio, lago e colle della Vecchia 1872 m – 1858 m – 2187 m

Bellissimo e comodo percorso, molto frequentato in special modo fino al lago. Si snoda sulla sinistra orografica del torrente Cervo percorrendone interamente l’omonimo vallone sulla bella e antica mulattiera che collega Piedicavallo con Gaby in valle di Gressoney, anch’essa realizzata grazie al finanziamento del senatore Federico Rosazza. Dal colle merita scendere per circa cinque minuti sul versante gressonaro dove, prima dell’inizio dei tornanti, a monte della mulattiera, sono incise sulla viva roccia le due valligiane, una della valle Cervo e l’altra della valle di Gressoney, che si salutano nelle rispettive parlate locali.

partenza da: Piedicavallo, parco Ravere
dislivello: 1150 m
difficoltà: E
tempo di percorrenza:
ore 3.00
segnavia: sentiero E50
Accesso e parcheggio: Da Biella con la strada provinciale 100 si giunge a Piedicavallo in 18 chilometri. Prima di entrare in paese, si imbocca a sinistra la circonvallazione e si perviene al capiente parcheggio posto in prossimità del parco Ravere (1037 m).

Dall’ampio parcheggio si sale a destra e si raggiunge l’ultima piazzetta carrabile del paese, dove si prende a sinistra la via lago della Vecchia invitati da numerosi cartelli e segnavia (E50).
Superata una gradinata e il lungo filare di case (Chioso), la mulattiera esce dall’abitato e prosegue tra due bassi muretti a secco. Si continua seguendo la morfologia del terreno e dopo essere passati a valle di una vecchia casera e a fianco di una grande cappella votiva si raggiunge, dopo una decina di minuti, un importante bivio con cappelletta in pietra.

Lasciata a sinistra la via per il vallone di Irogna, si prosegue diritto guadagnando quota attraverso una bella faggeta.
Superate altre due cappellette si giunge al bel borgo del Rosei (1179 m) (ore 0.20). Passati a fianco della chiesetta di S.Giovanni Battista, si attraversa la borgata e si continua in lieve salita. Un lungo tratto rettilineo e un paio di tornanti portano a guadare il rio Cunetta. Si guadagna quota passando in prossimità delle ormai dirute casere dell’alpe Casetti (1410 m) e, dopo alcuni ampi tornanti, si raggiunge il bivio dove si stacca, a destra, il sentiero per l’alpe Cunetta e il vallone dell’Ambruse (segnavia E51, vedi itinerario 3.8) (ore 0.40 – tot ore 1.00).

Si prosegue a lieve pendenza lungo la mulattiera quasi rettilinea, poi, con una lunga serie di risvolti ravvicinati (giri della Giarel) si superano pendii più ripidi pervenendo ai resti dell’alpe La Vecchia Inferiore (1710 m) posta su un piccolo pianoro erboso (ore 0.40 – tot ore 1.40).
Superata una ampia conca posta ai piedi dello scosceso versante sud della punta Chaparelle, si sale a sinistra guadagnando la marcata costa che originandosi dalla punta della Vecchia divide la conca del Lago dal vallone che si origina dal Colle. Si risale il costolone e in breve si raggiunge l’alpe La Vecchia Superiore, Rifugio della Vecchia (1872 m) (ore 0.20 – tot ore 2.00).

Poco prima del rifugio la mulattiera prosegue verso sinistra e in una decina di minuti porta al lago della Vecchia (1858 m): poco prima del lago, a monte della mulattiera, sono incisi su un grosso masso la vecchia e l’orso. Si costeggia la sponda destra e si prende quota con un lungo tratto a mezza costa, poi, effettuato un tornante e invertito il senso di marcia, si riguadagna il costolone discendente dalla punta della vecchia in corrispondenza di una panoramica sella erbosa posta nelle vicinanze di un promontorio.
Qui si può giungere con più breve percorso tramite il sentiero segnalato che parte alla destra del rifugio ed evita il largo giro fino al lago consentendo un risparmio di tempo di circa 15 minuti.
Il lago sparisce dalla vista e si entra nella parte alta del valloncello culminante con il valico. Alcune svolte e un tratto rettilineo portano a guadare il rio che scende dal colle. Si prosegue poi con ampi risvolti e dopo essere passati a lato di una piccola grotta artificiale che reca a lato la scritta Federico Rosazza 1876, con un ultimo tratto a mezza costa e alcune brevi svolte si raggiunge il colle della Vecchia (2187 m) dalla caratteristica forma a V (ore 1.00 – tot ore 3.00).

Il rientro per l’itinerario di salita comporta ore 1.50. Ai più esperti e allenati si consiglia vivamente la traversata fino al colle Tourrison tramite la salita della cresta nord e la discesa di quella sud del monte Cresto, seguendo l’itinerario descritto nella prima parte della 3 tappa dell’Alta Via delle Alpi Biellesi.
La traversata comporta ore 2.00. Dal colle Tourrison si rientra a Piedicavallo in ore 2.20 seguendo in senso inverso il sentiero E41.