vista sul “balcun” dalle Selle

Rifugio Madonna della Neve alle Selle di Rosazza – 1480 m, alpe la Brengola – 1616 m

Breve e facile escursione su bel sentiero. Vista la quota altimetrica relativamente bassa, può essere intrapresa anche durante la stagione invernale tenendo comunque presente che il percorso fino alle baite del “balcun”, esposto a nord, è sempre in ombra e quindi spesso innevato. Panorama molto interessante su Piedicavallo e sulle vette e sui valloni della testata della Valle Cervo.
Per il rientro si può seguire il sentiero E30 – E32 – GTA che porta prima all’Alpe Vernetto (1410 m) e successivamente all’Alpe Desate (1101 m). Da qui si arriva al paese di Rosazza e successivamente rientrare a Piedicavallo lungo la provinciale.

partenza da: Piedicavallo, parco Ravere
dislivello: 443 m – 136 m
tempo di percorrenza: ore 1.30
segnavia: sentiero E40-GTA, sentiero e tracce
Accesso e parcheggio: Da Biella con la strada provinciale SP100 si giunge a Piedicavallo, in 18 chilometri. Prima di entrare in paese, si imbocca a sinistra la circonvallazione, arrivando al capiente parcheggio posto in prossimità del parco Ravere (1037 m).

Percorso

Dal posteggio al parco Ravere si attraversa il torrente Cervo sull’antico ponte in pietra a due arcate conosciuto come “punt ‘dla cua” e si svolta a sinistra per il sentiero segnalato con il segnavia E40, che è pure percorso della GTA. Dapprima in lieve discesa, poi in piano per un breve tratto, si raggiungono e si oltrepassano i casolari della Coda (900 m).

Successivamente, a pendenza moderata, ci si inoltra in un bosco di alti faggi, fino a uscirne nei pressi delle baite dell’Alpe Fornello (1060 m). Il percorso prosegue in zona aperta e attraversa il rio Coda (allargatosi enormemente per l’accumulo dei detriti trascinati a valle dalle ultime alluvioni). Questo tratto di sentiero è stato tracciato in anni recenti, abbandonando il vecchio che saliva dopo le baite e che è stato divelto da frane e piene. Successivamente il sentiero volta a destra e sale un tratto un po’ ripido nel boschetto fino a incrociare il sentiero originale per il quale si riprende il cammino con pendenza moderata e costante.

Con un lungo traversone nel bosco, ricco di diverse specie di alberi, molti dei quali immessi dal Corpo Forestale dello Stato, si giunge ad attraversare un secondo torrentello, il rio Jervas, per poi proseguire con alcuni lunghi tornanti sino a uscire dal bosco.
Si raggiungono così le prime baite – quasi del tutto diroccate – delle Selle, dette “il Balcun” poiché poste sul balcone naturale al limite del promontorio (1440 m circa).

Lasciate le baite alle spalle e proseguendo a mezza costa nella zona prativa a ridosso di una elevazione erbosa, si raggiunge il secondo gruppo di baite: una è stata ampliata e ristrutturata a uso rifugio-ristoro, appunto il rifugio Madonna della Neve (ore 1,30). Si sale successivamente alla sovrastante chiesetta della Madonna della Neve (1480 m); oltrepassato il pianoro erboso dietro la chiesetta si percorre a sinistra il sentiero che a pendenza moderata giunge fino alle baite della Brengola (1616 m) (ore 0.15 circa, per un totale di 1.45 da Piedicavallo).

Corrado Martiner Testa