autunno agli stansit

Stansit – 1250 m

La Valdescola è un selvaggio e impervio vallone tributario di quello della Chiobbia. Situate nel cuore del vallone, le omonime tegge restano le uniche costruzioni ancora utilizzate e alle stesse giunge un buon sentiero. I vecchi alpeggi posti più a monte (Viasco e Pianale) sono ormai completamente distrutti e, di conseguenza, anche il sentiero di accesso: rarissimamente frequentato, risulta molto disagevole.

partenza da: Montesinaro (1032 m)
dislivello: 218 m
tempo di percorrenza: ore 0.30
segnavia: mulattiera e sentiero E75
Accesso e parcheggio Da Biella, in 18 chilometri si giunge a Piedicavallo con la strada provinciale 100. Lasciata a sinistra la circonvallazione si entra in paese e subito si svolta a destra per la frazione Montesinaro (1032 m). Giunti alla prima piazzetta, si prosegue in auto lungo la carrozzabile e si giunge in Piazza Don Magi, antistante il cimitero, dove si parcheggia la vettura.

Da Piazza Don Magi parte la mulattiera che rasenta il muro a valle del cimitero e si pone in lieve discesa, attraversando una fitta faggeta. In breve si perviene in prossimità del torrente Chiobbia e se ne segue per un tratto la sponda destra orografica, lasciando a destra il punto di guado dove si stacca il sentiero E76 per Fontana e Selletto. Si prosegue a lato del corso d’acqua e, dopo essere passati a valle di una baita posta in prossimità della immissione del rio Valdescola con il torrente Chiobbia, si svolta a sinistra seguendo l’andamento del vallone.
Percorso un centinaio di metri, grazie ad alcune passerelle si guada la Chiobbia e in breve si raggiunge una vecchia baita. Oltrepassata la costruzione, si sale verso sinistra e si raggiunge un piccolo spiazzo verde dove, poco visibile, si dirama a sinistra il sentiero per il Vallone Acque Secche. Salendo lungo il ripido sentiero si giunge a una conca.

A questo punto, a destra, appaiono gli “stansit”, piccole cantinette sottoterra, un tempo provviste di porte, dove si portavano a stagionare i formaggi o conservare alimenti.
La caratteristica del luogo è l’aria gelida che arriva dalla conca in cui sono poste le piccole grotte.

Corrado Martiner Testa