lago della Vecchia salendo alla Bocchetta
Traversata Vecchia 1872 m – Irogna Superiore 1752 m
Traversata impegnativa soprattutto nella parte tra il colle Canaggio e l’alpe Irogna Superiore, dove si devono scendere ripidissimi e infidi pendii erbosi lungo tracce non sempre evidenti. Ambiente selvaggio e poco frequentato.
partenza da: rifugio della Vecchia (1872 m)
dislivello: 200 m
tempo di percorrenza: ore 1.50
segnavia: sentiero e tracce E59 – E49
Dal rifugio della Vecchia (1872 m), seguendo la mulattieria E50 per il lago della Vecchia (1858 m) dove inizia l’itinerario: proseguimento della E59, segnali e scritte sui massi. Il sentiero costeggia un tratto del lago poi, tra rododendri e verne, sale alla Bocchetta del Lago (1980 m circa) (ore 0,30)(A destra sale la Canabà, ripida cresta che porta al monte Cresto, salita riservata ai più esperti).
In lieve discesa si inizia l’attraversamento del pietroso vallone di Cantoneisa, spesso innevato per via delle slavine che cadono dalle ripide pendici del monte Cresto, ed in ultimo, risalendo un’erta cspugliosa, si perviene all’ampio colle Canaggio (2010 m circa) (ore 0,20, tot. ore 0,50). Da qui è consigliabile in una decina di minuti raggiungere la vicina punta Canaggio (2023 m, bella vista su Piedicavallo).
Qui il segnavia della traversata cambia numerazione e da E59 diventa E49. Seguendo il nuovo segnavia si prende, alla destra del colle, l’evidente sentiero trasversale che, però, presto si abbandona per voltare a sinistra e scendere per tracce lungo la ripida china erbosa. Si entra in una zona con alti cspugli e verne dove alcuni segni sulle poche rocce facilitano la ricerca del passaggio migliore (attenzione, in caso di nebbia, a non smarrire la segnaletica). Si raggiunge e si supera un ripido rio su un primo canalone. Si risale poi un piccolo dosso fra alte felci e, con percorso semicircolare, si scende una china prativa sul ciglio di una balconata rocciosa dominante l’icassato ed impressionante canalone del rio Pieio sovente ricolmo di neve. Poi si ripiega a guadare, con un tratto più ripido e un po’ cespuglioso, il rio sul secondo canalone.
Con una breve risalita dopo il rio (su sentiero ora più evidente), e con un’ultima leggera discesa si giunge a incrociale l’E41 poco al di sotto della bella baita dell’Alpe Irogna Superiore (1752 m) dove diversi segnali e scritte invitano chi volesse percorrere l’itinerario in senso inverso (ore 1,00, tot. ore 1,50).