Adunata Nazionale Alpini – Biella 2025

Cari amici,

in occasione della Adunata Nazionale degli Alpini 2025, che si terrà a Biella nei giorni 9, 10 e 11 maggio, il paese di Piedicavallo e la sua frazione Montesinaro sono pronti ad accogliervi con calore ed entusiasmo. Abbiamo preparato per voi alcune informazioni pratiche e utili per rendere il vostro soggiorno il più piacevole e sereno possibile.

Come arrivare a Piedicavallo

Piedicavallo si trova al termine della Strada Provinciale 100, che percorre tutta la Valle Cervo.

Per chi arriva in auto

Dall’autostrada A4: prendere l’uscita per Carisio (VC) o quella per Santhià (VC) e proseguire in direzione Biella.
Dall’autostrada A26: prendere l’uscita per Vercelli-Est (VC) o quella per  Ghemme – Romagnano Sesia (NO) e proseguire in direzione Biella.
Una volta giunti a Biella, imboccare, da località Chiavazza, la SP 100 verso la Valle Cervo e proseguire dritto superando i comuni di Biella, Andorno Micca, Sagliano Micca e Campiglia Cervo. Sul ponte che collega Campiglia Cervo a Rosazza, prendere la svolta a destra: proseguire ora dritto, superando Rosazza e giungendo alle soglie di Piedicavallo. Il percorso è di circa 18 chilometri e il tempo medio di percorrenza previsto è di 25-30 minuti.

Parcheggi e viabilità

Durante il soggiorno a Piedicavallo e Montesinaro ricordate che i parcheggi contrassegnati con strisce gialle sono riservati esclusivamente ai residenti. Si consiglia di parcheggiare all’interno degli spazi delimitati, in modo da non incorrere in sanzioni, e comunque di sostare in punti in cui non si corra il rischio di intralciare l’eventuale intervento dei mezzi di soccorso, con particolare attenzione all’area riservata all’atterraggio dell’elisoccorso, in località Ravere.

Per chi utilizza i mezzi pubblici

La stazione ferroviaria più vicina è quella di Biella-San Paolo, cui giungono i treni provenienti da Novara e da Santhià.
L’azienda di trasporti pubblici della provincia di Biella è l’ATAP e la linea dell’autobus che collega Piedicavallo e Biella è la numero 340. Per gli orari aggiornati si invita a consultare il sito internet di ATAP.
Per facilitare gli spostamenti in occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini 2025, è stato istituito un biglietto speciale al costo promozionale di 10 euro, valido dal 9 all’11 maggio su tutte le linee che transitano da Biella, Cossato, Cavaglià e sui bus navetta dedicati. Il biglietto è acquistabile dal 1° maggio online (tramite app MooneyGo o sito mooneygo.it) oppure nei punti vendita fisici ATAP. È consigliato l’acquisto digitale per evitare code. Il titolo di viaggio è personale, va mostrato su richiesta e non necessita di convalida a bordo.

Mappa cittadina di Biella per l'autobus 340 da e per Piedicavallo

La mappa dell'arrivo della linea extraurbana autobus 340 da e per Piedicavallo durante l'Adunata Nazionale degli Alpini Biella 2025

Mappa tratta dal sito internet atapspa.it

Cosa sapere prima del soggiorno a Piedicavallo e Montesinaro

  • A Piedicavallo non sono attualmente presenti sportelli bancomat: vi consigliamo di prelevare contanti prima del vostro arrivo.
  • Il paese attualmente non dispone di un negozio alimentare: il più vicino si trova a Rosazza, a 2,5 chilometri da Piedicavallo.
  • In caso di emergenza, il punto di riferimento sanitario più vicino è il Pronto Soccorso dell’Ospedale degli Infermi – ASL BI (via dei Ponderanesi 2, Ponderano).

 

Informazioni storiche sui nostri paesi

Piedicavallo affonda le sue radici nella storia già a partire dal XIV secolo, quando viene citato per la prima volta come abitato stabile nei documenti dell’epoca.
Il Comune di Piedicavallo nacque ufficialmente il 14 marzo 1700: all’epoca comprendeva anche le frazioni di Montesinaro, Rosazza e Beccara. Rosazza e la sua attuale frazione, Beccara, si separarono da Piedicavallo “Capo d’Italia” solo nel 1906.

Un evento tragico e memorabile nella storia del paese fu il grande incendio del 5 gennaio 1845. Le fiamme, scatenate da una scintilla accidentale e alimentate da un forte vento, distrussero in poche ore le abitazioni di trenta famiglie, lasciando 177 persone senza casa. La risposta solidale fu immediata: dalla Valle Cervo e dai paesi vicini arrivarono aiuti e Re Carlo Alberto istituì persino una commissione di beneficenza per raccogliere fondi a favore dei sinistrati. Il dramma commosse profondamente l’opinione pubblica, che rispose con una generosa ondata di solidarietà.
La casa dell’incendio è ancora visibile a Piedicavallo, benché interdetta al pubblico, su via Roma, al civico 64.

Piedicavallo e Montesinaro, così come tutta l’Alta Valle Cervo, sono caratterizzati da una lunga storia di emigrazione. Il mestiere più comune per gli uomini della Valle era quello dei pica pere, gli scalpellini. Mestiere che portò loro fortuna e fama: la loro bravura fece sì che venissero richiesti in molte città italiane e transalpine per la costruzione di diverse opere pubbliche e, quindi, a spostarsi. È solo dalla seconda metà dell’Ottocento che possiamo però parlare di vera e propria emigrazione: alcuni uomini dell’Alta Valle Cervo e, a volte, le loro famiglie lasciarono definitivamente i propri natali per stabilirsi in altre zone d’Italia, d’Europa e persino del mondo, come il continente sudamericano. Oggi sono molte le persone che ricercano nei nostri paesi le proprie origini e riscoprono parenti lontani grazie all’eredità del cognome.

Vi invitiamo a non perdere l’occasione di visitare alcuni luoghi di sicuro interesse, come il Teatro Regina Margherita, edificato nella seconda metà del XIX secolo e intitolato alla sovrana del Regno d’Italia: la regina Margherita di Savoia (1851-1926) era solita infatti giungere a Piedicavallo e farvi sosta, prima di salire al Colle della Vecchia e ridiscendere in Valle d’Aosta.

Grazie di cuore a chi ha scelto Piedicavallo e Montesinaro come punto di partenza, come rifugio, come casa per questi giorni speciali. Insieme condivideremo emozioni, ricordi e sorrisi che resteranno nel tempo.

Viva l’Italia, viva gli Alpini!