Il Teatro Regina Margherita
Il Teatro Regina Margherita venne edificato nella seconda metà del XIX secolo, grazie all’opera di Don Perino, parroco di Piedicavallo: egli, sollecitato dai paesani, diede vita alla Società Filodrammatica e avviò una fitta corrispondenza con la Casa Reale. Il Teatro ottenne così il permesso di essere intitolato alla sovrana del Regno d’Italia: la regina Margherita di Savoia (1851-1926) era solita infatti giungere a Piedicavallo e farvi sosta, prima di salire al Colle della Vecchia e ridiscendere in Valle d’Aosta.
Il fondale originale, dipinto da Giuseppe Maffei, rappresentava le migrazioni stagionali che caratterizzavano la vita degli scalpellini dell’Alta Valle e si trova ora conservato presso il Museo del Territorio Biellese. Al centro della scena, il busto di Giovanni Jon Tonel, emigrante, beneffattore di Piedicavallo.
Progressivamente abbandonato di pari passo all’abbandono dei territori montani nella prima metà del Novecento, il Teatro è stato recuperato nei primi anni Duemila. Ristrutturato e pronto ad accogliere i nuovi, ammirati spettatori, il Regina Margherita ha visto la luce della sua nuova vita nel marzo 2006: l’8 ottobre 2006, alla presenza dell’allora sindaco Ilario Bortolan, del Vescovo Mons. Gabriele Mana, di Sua Altezza Reale Sergio di Jugoslavia e di un folto pubblico, si è tenuta una nuova inaugurazione.
L’opera Da Biella a S. Francisco di California ossia storia di tre valligiani andornini in America, preceduto da una guida della Valle Superiore d’Andorno pubblicata nel 1882 da Lorenzo Feraud cita il Teatro Regina Margherita come «la più bella cosa che colle scuole di cui è fornito possa avere un villaggio. Voglio dire un teatro costrutto e mantenuto da una società di dilettanti e l’asilo infantile Ion Tonel, nome che ricorda un caro benefattore. Dalla mia compiacente guida mi fu detto che ogni sera di festa in inverno si recita, e snelle montanine e forti operai si convertono in attori che sanno far bene la loro parte. Il teatrino è quasi sempre pieno zeppo di spettatori venuti anche dalle borgate più lontane della valle, colla neve sino al ginocchio ed un freddo a 7 od 8 gradi sotto zero».
Attualmente il Regina Margherita ospita una stagione teatrale variegata e allargata: il suo palco è stato calcato da artisti di fama internazionale, grazie al famoso Piedicavallo Festival, attivo dal 1991. Esibizioni teatrali, concerti, mostre, proiezioni cinematografiche come quelle della Rassegna del Cinema di Montagna, spettacoli organizzati dallo storico coro parrocchiale, recite scolastiche e eventi culturali e di beneficenza rendono questo teatro un gioiello degno del suo nome.
Sono presenti 94 poltrone, 70 in platea e 24 in galleria. Quest’ultima è accessibile anche a carrozzine e sedie a rotelle.
Il Regina Margherita è costruito in pietra, come in pietra sono costruite da tradizione le nostre abitazioni; il tetto è realizzato in legno con coperture in lose.