tramonto al pian del Moro
Anello Pian d’avey – Buron
Breve itinerario ad anello, quasi sempre percorribile durante l’anno per via della quota relativamente bassa e della favorevole esposizione.
partenza da: Piedicavallo
dislivello: 350 m circa
tempo di percorrenza: ore 1.50
segnavia: mulattiera, sterrato,sentiero E70, E71, E63, E60
Accesso e parcheggio: Da Biella con la strada provinciale 100 si giunge a Piedicavallo in 18 chilometri. Prima di entrare in paese si imbocca a sinistra la circonvallazione e si perviene al capiente parcheggio posto in prossimità del parco Ravere (1037 m).
Giunti a Piedicavallo, all’inizio del paese si svolta per Montesinaro e si parcheggia l’auto nei posteggi segnalati, alla sinistra della strada, sotto il muraglione della rampa che sale alla piazzetta del cimitero (se non ci fosse posto occorre posteggiare nei vari parcheggi della circonvallazione). Ci si incammina salendo la breve rampa e, raggiungenta la piazzola (trascurando la strada che sale alla località Tetto Nuovo che si percorrerà al rientro), si prende la vecchia mulattiera che in lieve salita passa dietro il cimitero.
Si incontra, poco dopo, una cappella votiva recentemente restaurata. La mulattiera è ben conservata e a monte ha un muro in pietra a secco che sostiene la riva boscosa, mentre a valle costeggia terrazzamenti adibiti a orto. Dopo circa 200 metri in lieve discesa si raggiunge la frazione di Montesinaro (ore 0,10). Ci si immette nello stretto viottolo tra le case incontrando presto la mulattiera che sale, con pendenza sostenuta, dalla chiesa del paese. Si volta a sinistra, (vedi indicazioni monte Bo) e successivamente a destra, si abbandonano le ultime case (Saler) e con un tratto quasi pianeggiante si raggiunge la strada interpoderale (ore 0,10, tot. ore 0,20).
Tralasciando la mulattiera E70 per la Bocchetta del Croso si segue la strada sterrata (E71) che sale a pendenza moderata, nel bel bosco di faggi costeggiando alcune grosse baite (Cà du Rat, C. Vallegno, C. Prario).
Dopo alcuni tornanti si raggiunge la dorsale fra i valloni della Chiobbia e della Mologna, alle Selle di Montesinaro (1250 m circa) nei pressi di una bella casetta bianca posta poco sopra la strada in mezzo al bosco di abeti e betulle (oe 0,35, tot ore 0,55). Da questa panoramica dorsale, dove il segnavia cambia numerazione e da E71 diventa E63, si prosegue lungo lo sterrato di recente costruzione, con bella vista sui valloni e sulle vette dell’Alta Valle. Tratti di moderata pendenza si alternano a brevi tratti in lieve discesa, contro la ripa e sempre ubicati sulla piana erbosa verso il vallone della Mologna.
Dapprima si incotrano le vecchie baite del Pian dal Moro e di seguito altri casolari, fino a raggiungere le numerose baite, ora quasi tutte ristrutturate, del Pian ‘dla Vey (1300 m circa). E’ possibile percorrere il vecchio sentiero che dalle baite del Pian dal Moro sale parallelo appena sotto la nuova strada, snodandosi fra i prati e i casolari fino al termine della strada sterrata. La strada, superando un tratto un po’ più ripido e uno pianeggiante, termina in leggera discesa presso uno slargo a ridosso delle casette dell’Alpe Buron (1350 m circa).
A questo punto è consigliabile la breve salita per il ripido sentiero che porta alla bella baita ristrutturata sul panoramico pianoro sovrastante dove sorgono alcuni grossi abeti (1380 m circa). (ore 0,25, tot. ore 1,20). Si ridiscende alla baita presso la sterrata e, per il ripido sentiero (E63) nel rado e basso bosco si perviene in pochi minuti alla mulattiera E60 GTA che sale al rifugio Rivetti e al Colle della Mologna Grande. Per questa, in leggera discesa e passando a fianco del ponte sul torrente Mologna, per l’alpe Le Piane, (segnavia E61), si giunge all’Alpe Monté. Dopo le baite la via scende più ripida fino a un breve tratto pianeggiante al termine del quale si incontra una cappella votiva posta sull’orlo di un dirupo che precipita sul torrente. Successivamente, la via, nuovamente ripida e protetta da un mancorrente in ferro, passa a valle di una vecchia casa isolata bianca (il vecchio ex mulino di Piedicavallo). Giunti al paese, si prosegue per via Mologna fino al municipio e, successivamente, a monte di quest’ultimo, in leggera salita per via Garibaldi (recentememente restaurata con le due rotaie in pietra chiara) si raggiunge la nuova strada. Per quest’ultima si scende con due tornanti alla piazzola del cimitero e al parcheggio sulla strada per Montesinaro. (ore 0,30, tot. ote 1,50)