colle della Mologna Piccola verso il Gemello meridionale

Colle della Mologna Piccola – 2205 m

Il colle della Mologna Piccola è un importante valico di collegamento tra il Biellese e la Valle d’Aosta e, più precisamente, tra Piedicavallo e Niel, frazione di Gaby. La salita dalla Valle Cervo è comoda e piacevole, svolgendosi interamente sulla antica mulattiera edificata verso la fine dell’Ottocento.

partenza da: Piedicavallo
dislivello: 1168 m
difficoltà: E
tempo di percorrenza: ore 3.00
segnavia:mulattiera E60 GTA – E 65
Accesso e parcheggio: Da Biella, con la strada provinciale SP100, si giunge a Piedicavallo in 18 chilometri. Prima di entrare in paese si imbocca a sinistra la circonvallazione e si perviene al capiente parcheggio posto in prossimità del parco Ravere (1037 m).

Percorso

Dal piazzale del parco Ravere si sale all’ultima piazza carrozzabile di Piedicavallo (1037 m). Lasciata a sinistra la mulattiera per il Lago della Vecchia, si sale diritto seguendo la via più ampia. Passando tra le case si giunge, dopo aver percorso un ultimo tratto in leggera discesa, ad attraversare un ponte in ferro e legno sul torrente Mologna. Seguendo le indicazioni (E60-rifugio Rivetti GTA), si volta a sinistra e in breve si incrocia la mulattiera principale (via Mologna) che proviene dalla piazza della chiesa parrocchiale (possibile alternativa in caso si sia parcheggiata la vettura lungo la circonvallazione del paese). Seguendo quest’ultima, lasciata a destra la bianca costruzione del Mulino e superato un ponticello in legno, si entra nel bosco.

Con un breve tratto più erto, lungo il quale la via è protetta da una mancorrente in ferro, si perviene a un vecchio un pilone votivo. Si prosegue per poco a moderata pendenza, per poi riprendere a salire e giungere in breve alle caratteristiche baite del Monté (1250 m ca.). Passati tra le case, la mulattiera, sempre ottimamente conservata, prosegue tra due muretti a secco e giunge al bivio dove si stacca a sinistra il sentiero E61 che, attraversato il Mologna su di un ponte di pietra, porta dapprima alle vicine baite dell’alpe Le Piane e successivamente al Colle Cunetta (ore 0.30).

Restando alla sinistra idrografica del torrente, si continua a pendenza moderata lungo l’ampia via che raggiunge e percorre pendii più aperti, dove lo sguardo si apre sulla testata del vallone con al centro l’ampio Colle della Mologna Grande. Lasciato sulla destra l’ex rifugio Olimpia, si perviene all’alpe Anval superiore (1643 m), dove è posto un importante bivio (ore 0.50, tot. ore 1.20). Si trascura l’evidente sentiero che sale al rifugio Rivetti (E60) e si continua sulla centenaria mulattiera per il Colle della Mologna Piccola, che prosegue verso sinistra contrassegnata con il segnavia E65. Pochi metri e si guada il torrente Mologna, qui ridotto a modesto rio. Si inizia a salire a tornanti, ora brevi, ora più ampi, guadagnando rapidamente quota.

Si attraversa il corso d’acqua che discende dalla ripida valletta culminante con il Colle della Mologna Piccola e si percorre un lungo tratto ascendente verso sinistra, attraversando un’ampia pietraia con caratteristiche rocce di colore rossiccio: il “ciapei rus”. Al termine della lunga diagonale si raggiunge l’ennesimo tornante (1780 m ca.) (ore 0.30, tot. ore 1.50) dove si stacca sulla sinistra il sentiero E66 che sale la seconda valletta della Mologna Piccola. Proseguendo sulla mulattiera principale, si giunge a un altro lungo traverso che porta a riattraversare il rio e a riguadagnare il solco vallivo principale culminante con il colle della Mologna Piccola. Inizia l’infinita serie di tornanti che consente di vincere i circa 350 metri di dislivello che ci separano dal displuvio. Dopo aver incrociato il sentiero della traversata Rivetti-Vecchia (segnavia E69), si guadagna un promontorio roccioso delimitato da un bordo di pietra detto “la posa”.

Poco prima del colle, si incrocia il sentiero dell’Alta Via della Alpi Biellesi che, in lieve salita, porta a un colletto a pochi passi dalla mulattiera dove si ha una caratteristica visione sulla conca del Lago Riazzale. Con due ultimi tornanti si raggiunge lo stretto intaglio del colle della Mologna Piccola (2205 m), contraddistinto dalla presenza di un caratteristico torrione roccioso posto alla sua destra e visibile da molto lontano (ore 1.10, tot. da Piedicavallo ore 3.00).

Il rientro per l’itinerario di salita comporta ore 1.55. Una breve ma interessante alternativa di discesa consiste nel seguire un breve tratto della seconda tappa dell’Alta Via andando a incrociare, poco a monte dell’alpe Mologna Piccola Superiore, l’itinerario 3.10 che, percorso in senso inverso, ritorna sul percorso di salita al bivio a quota 1780 m. Questa variante comporta circa 15 minuti in più. I più esperti possono affrontare la appagante traversata dei Gemelli di Mologna. Seguendo in senso inverso la prima parte della seconda tappa dell’Alta Via si effettua la panoramica traversata in ore 2.00. Raggiunto il colle della Mologna Grande, si rientra a Piedicavallo in ore 2.05 con l’itinerario E60 GTA.

Corrado Martiner Testa