alpe Mologna Piccola superiore

Lago Riazzale – 2040 m e colletto della Bosa – 2150 m

Piacevole e appagante escursione all’amena conca del Lago Riazzale, piccolo specchio d’acqua dai magici riflessi. La sovrastante punta Serange è la cima posta sullo spartiacque con la valle di Gressoney con l’accesso più breve da Piedicavallo.

partenza da: Piedicavallo dislivello: 1113 m tempo di percorrenza: ore 3.10 segnavia: mulattiera e sentiero E60 – E65 – E66 – E69, tracce Accesso e parcheggio: Da Biella, con la strada provinciale SP100, si giunge a Piedicavallo in 18 chilometri. Prima di entrare in paese si imbocca a sinistra la circonvallazione e si perviene al capiente parcheggio posto in prossimità del Parco Ravere (1037 m).

Percorso

Dal piazzale del parco Ravere si sale all’ultima piazza carrozzabile di Piedicavallo (1037 m). Lasciata a sinistra la mulattiera per il Lago della Vecchia, si sale diritto seguendo la via più ampia e passando tra le case si giunge, dopo aver percorso un ultimo tratto in leggera discesa, ad attraversare un ponte in ferro e legno sul torrente Mologna.

Seguendo le indicazioni (E60-rifugio Rivetti GTA), si volta a sinistra e in breve si incrocia la mulattiera principale (via Mologna) che proviene dalla piazza della chiesa parrocchiale (possibile alternativa in caso si sia parcheggiata la vettura lungo la circonvallazione del paese). Proseguendo sulla mulattiera, lasciata a destra la bianca costruzione del Mulino e superato un ponticello in legno, si entra nel bosco. Con un breve tratto più erto, lungo il quale la via è protetta da una mancorrente in ferro, si perviene a un vecchio un pilone votivo.
Si prosegue per poco a moderata pendenza; poi, si riprende a salire giungendo in breve alle caratteristiche baite del Monté (1250 m ca.). Passati tra le case, la mulattiera (sempre ottimamente conservata) prosegue tra due muretti a secco e giunge al bivio dove si stacca a sinistra il sentiero E61 che, attraversato il Mologna su di un ponte di pietra, porta dapprima alle vicine baite dell’alpe Le Piane e successivamente al Colle Cunetta (ore 0.30).

Restando alla sinistra idrografica del torrente si continua a pendenza moderata lungo l’ampia via che raggiunge e percorre pendii più aperti, dove lo sguardo si apre sulla testata del vallone con al centro l’ampio colle della Mologna Grande. Lasciato sulla destra l’ex rifugio Olimpia, si perviene all’alpe Anval superiore (1643 m) dove è posto un importante bivio (ore 0.50, tot. ore 1.20). Si trascura l’evidente sentiero che sale al rifugio Rivetti (E60) e si continua sulla centenaria mulattiera per il colle della Mologna Piccola che prosegue verso sinistra contrassegnata con il segnavia E65. Pochi metri e si guada il torrente Mologna, qui ridotto a modesto rio, e si inizia a salire a tornanti, guadagnando rapidamente quota.
Si attraversa il corso d’acqua che discende dalla ripida valletta culminante con il colle della Mologna Piccola e si percorre un lungo tratto ascendente verso sinistra attraversando una ampia pietraia con caratteristiche rocce di colore rossiccio, denominato “ciapei rus”.

Al termine della lunga diagonale si raggiunge l’ennesimo tornante (1780 m ca.) (ore 0.30, tot. ore 1.50) dove si stacca sulla sinistra il sentiero E66 che sale la seconda valletta della Mologna Piccola. Si abbandona la mulattiera e si sale a sinistra la seconda valletta della Mologna Piccola, seguendo il sentiero segnalato E66 che, in breve, porta all’Alpe Mologna Piccola Inferiore (1910 m).
Dalla baita si sale direttamente un ripido pendio erboso; dopodiché ci si sposta verso destra in direzione del caratteristico intaglio del passo delle Capre, posto in un frastagliato tratto roccioso del crinale che divide le due vallette della Mologna Piccola e dal quale proviene il sentiero della traversata Rivetti-Vecchia (E69). Un centinaio di metri prima del passo si incrocia il nuovo segnavia e bisogna porre attenzione a invertire il senso di marcia per imboccare il sentiero che, meno evidente, continua verso sinistra.

Spostandosi progressivamente nella nuova direzione, si raggiunge l’incantevole conca dove sono posti il Lago Riazzale (2040 m ca.) e la bella casera dell’alpe Mologna Piccola Superiore (2069 m) (ore 0.55, tot. ore 2.45).
Il sentiero segnalato non tocca il lago, ma giunge direttamente alla baita che è situata una trentina di metri più in alto; è comunque consigliabile scendere fin sulla sponda del lago per ammirare i favolosi riflessi che questo specchio d’acqua offre verso i Gemelli di Mologna, la punta Tre Vescovi, il monte Rosso del Croso e la Cima di Bo.

Dall’alpe si riprende la salita spostandosi dapprima verso destra e poi verso sinistra, andando ad attraversare quasi in piano la parte alta della valletta, con percorso pittoresco e panoramico dominante il Lago Riazzale. Tra dossi erbosi e fresche acque di ruscelletti, si raggiunge il laghetto della Bosa e il vicino omonimo colletto (2150 m circa), posto sulla cresta che costituisce il displuvio tra il vallone della Mologna e quello dell’Ambruse, tributario di quello del Cervo. Qui, il sentiero della traversata Vecchia – Rivetti cambia numerazione e da E69 diventa E59 (ore 0.25, tot. ore 3.10).