Bivacchi e rifugi  da Piedicavallo

Rifugio Madonna della Neve
Selle di Rosazza, altitudine 1480 m

Situato alle Selle di Rosazza, sulla dorsale che separa la Valle del Cervo dalla Valle del Torrente Pragnetta, tributario del Cervo. È raggiungibile da Piedicavallo con il sentiero (E40) che parte in prossimità del Parco delle Ravere, oppure da Rosazza per il sentiero (E32), che inizia nei pressi dell’ampio parcheggio nelle vicinanze del castello. Di proprietà privata, dispone di 15 posti letto e di refettorio.

Da Piedicavallo (1037 m) : segnavia sentiero E40
dislivello in salita: 443 m
tempo di percorrenza: ore 1.30
Per informazioni e contatti: Rifugio Madonna della Neve

Rifugio della Vecchia
Lago della Vecchia, altitudine 1872 m
 

Si raggiunge da Piedicavallo con una mulattiera (E50) che sale parallelamente al torrente Cervo. Il sentiero sale per sassaie, a mezza costa, fino a una biforcazione. Da qui, verso destra, si accede in breve al rifugio, mentre a sinistra si prosegue per il Lago della Vecchia, adagiato su un’ampia conca dominata dal Monte Cresto e da cui nasce il torrente Cervo. È proprietà della Unione Montana Valle del Cervo – La Bürsch. Dispone di 20 posti letto e di refettorio. Il rifugio è chiuso per il periodo invernale.
Bivacco invernale: “Maria Cristina” con 7 posti letto.

Da Piedicavallo (1037 m) : segnavia sentiero E50
dislivello in salita: 835 m
tempo di percorrenza: ore 2.00
Per informazioni e contatti: Rifugio della Vecchia

Rifugio Rivetti
Mologna Grande, altitudine 2150 m

La prima costruzione venne inaugurata il 3 luglio 1921 a quota 1850 m. Nel 1928 venne distrutto da una valanga; fu ricostruito più a monte e il primo settembre 1935 venne inaugurata la nuova costruzione. Nel 1954 venne eseguito l’ampliamento attuale.
Da Piedicavallo si sale per la mulattiera (E60) fino all’Alpe Anval. In questo punto il sentiero si biforca per salire, a sinistra, al Colle della Mologna Piccola e, a destra, al rifugio Rivetti. Il rifugio, è di proprietà del Club Alpino Italiano di Biella. Dispone di 50 posti letto e di refettorio. Il locale invernale dispone di 8 posti letto.

Da Piedicavallo (1037 m) : segnavia sentiero E60
dislivello in salita: 1113 m
tempo di percorrenza: ore 2.45
Per informazioni e contatti: Rifugio Rivetti

«L’idea iniziale per la costruzione di un rifugio nell’Alta Valle del Cervo atto ad agevolare il passaggio verso la Valle di Gressoney, venne lanciata dal Comm. Gallo nel 1909 e approvata dai soci del CAI. Ma gli accordi precisi per rendere possibile l’attuazione vennero definiti soltanto il 5-4-1914 […] su proposta del Comm. Ermanno Rivetti che si impegnava di concorrere alla spesa con L. 1.000 in memoria del fratello Alfredo e del suo compagno Giovanni Edelmann, travolti da una valanga il 24-12-1911».

tratto da R. VALZ BLIN, Memorie sull’Alta Valle d’Andorno, 1959.

Bivacco Padre Mauro Antoniotti
Cima di Bo, 2556 m

 

Bivacco non custodito alla cima di Bo. Si raggiunge partendo da Montesinaro, dapprima seguendo il sentiero (E70) per il Colle del Croso. Oltrepassata l’Alpe Finestre il sentiero si biforca: si segue a destra il sentiero E74 fino alla cresta che conduce in vetta. Il bivacco è sempre aperto, ma non custodito e dispone di una dozzina di posti letto su tavolato.

Dalla frazione Montesinaro (1032 m) :
segnavia sentiero: E70 – sentiero E74
dislivello in salita: 1524 m
tempo di percorrenza: ore 4.30

«L’iniziativa di costruire una Capanna rifugio sulla vetta del monte Bo (m 2556) risale al 1874 […].
L’erezione di una capanna fu attuata nel 1881 con una costruzione in muratura che misurava m 5×3,50 e poteva ospitare 10 persone. […]
La capanna subì danneggiamenti negli anni 1880-1884, tanto che nel 1885 si deliberava la costruzione di una piccola capanna succursale da affiancare alla principale e da asciare aperta a disposizione degli alpinisti che avessero bisogno di riparo.
La capanna principale venne ampliata nel 1886 ed altri lavori furono eseguiti nel 1890. Ma la capanna subiva continuamente danni vandalici, tanto che le riparazioni si susseguirono fino al 1928».

tratto da R. VALZ BLIN, Memorie sull’Alta Valle d’Andorno, 1959.